Il Fosso di Helm

Linguaggi

R

Radagast: uno degli Istari. Composto probabilmente formato da rada- = “trovare una strada” e gast, non conosciuto, ma forse mmo di cast, anch’esso sconosciuto. 

Ramdal: “Fine della Muraglia” [S429], luogo dove terminava la catena montuosa di Andram. Composto formato da ram = “muro” e dal < mmo di tal < tâl = “piede”, qui con il significato di “fine”; la traduzione dovrebbe quindi essere “Piede del Muro”. 

Rammas Echor: il grande muro che proteggeva le campagne circostanti di Minas Tirith. Formato da rammas, composto costituito da ram = “muro” e mas sconosciuto e non riscontrato altrove (forse mmo di bas), e echor, composto formato da ech = “lancia” e or < ôr = “montagna”.  

Ras Morthil: un nome di Andrast. Costruzione genitiva formata da ras = “corno” e morthil, vocabolo costituito da mor = “nero, scuro” e thil = “luminosità” (che non subisce il mmo come tutte le parole in th-), traducibile quindi con “Luminosità Scura”. La traduzione del nome dovrebbe quindi essere “Corno dalla Scura Luminosità”. 

Rath Celerdain: una strada interna di Minas Tirith. Costruzione genitiva formata da rath = “strada” e celerdain, composto costituito da celer, non riscontrato altrove e sconosciuto e dain < tain = “costruttori” (singolare tan) 

Rath Dínen: “Strada Silenziosa” [RI595], una via di Minas Tirith. Formato da rath = “strada” e dínen = “silenzioso”, che però dovrebbe subire il mmo e diventare dhínen, dando così Rath Dhínen. 

Rathlóriel: “Letto Dorato” [S429], tardo nome del fiume Ascar, dopo che vi fu gettato il tesoro del Doriath. Composto formato da rath = “strada” e lóriel < mmo di glóriel vocabolo derivato da glôr = “oro”, forse traducibile con “dorato”; il nome dovrebbe essere quindi traducibile quindi con “Strada Dorata”. 

Rauros: “Spruzzo Ruggente” [S429], le grandi cascate del fiume Anduin. Composto probabilmente formato da rau < raw = “leone” (si noti che in Sindarin la w si pronunica u, e viene scritta w solo come ultima lettera di una parola) e ros < ross = “spruzzo, schiuma, pioggia”, traducibile quindi letteralmente con “Spruzzo del Leone”. 

Region: fitta foresta del Beleriand orientale, tra l’Esgalduin e l’Aros, compresa nel Doriath. Forma Doriathrin di Eregion. 

Rhosgobel: la residenza di Radagast ai bordi di Bosco Atro nei pressi della Carroccia. Composto probabilmente formato da rhosc = “marrone” e gobel = “città cintata da mura”, con l’incontro di vocali c + g > g; la traduzione dovrebbe quindi essere “Città Marrone”, anche se in effetti gobel dovrebbe  subire il mmo e diventare obel, quindi una forma più corretta dovrebbe essere Rhoscobel. 

Rhovanion: “Terra Selvaggia” [S429], la regione desolata a est degli Hithaeglir. Forma apparentemente collegato con rhavan = “Uomo selvaggio”, con l’aggiunta del suffisso –ion, probabilmente dal significato genitivo; forse la forma originale era Rhavanion = “[Terra] degli Uomini Selvaggi, poi mutata in Rhovanion. 

Rhudaur: regione nel nordest dell’Eriador, uno dei tre regni nei quali fu diviso Arnor nella Terza Era. Composto apparentemente formato da rhud < rhûd = “calvo” e aur, forse mmo di gaur = “lupo mannaro”, traducibile quindi con Lupo Mannaro Glabro”; aur potrebbe anche essere il vocabolo per “giorno, luce solare”, ma la traduzione è in questo caso oscura. Inoltre l’ultima parte del composto potrebbe essere daur < mmo di taur = “bosco, foresta” (con l’incontro d + d > d) dando così la possibile traduzione di “Foresta Calva” o meglio “Foresta Spoglia”. 

Rhûn: le contrade inesplorate ad est di Bosco Atro. Letteralmente, Rhûn = “Est”.

Ringil: la spada di Fingolfin. Composto probabilmente  forrmato da ring = “freddo, gelido” e il < mmo di gil = “stella”, traducibile quindi con “Stella Fredda”. 

Ringló: fiume di Gondor, confluente nel Morthond a nordest di Dol Amroth che aveva origine da un alto nevaio. Composto formato da ring = “freddo, gelido” e dal suffisso - che non è noto, anche se non sembra essere di origine Sindarin ma piuttosto Adûnaic, ed è riscontrato in altri nomi di fiumi (si veda Gwathló e Onodló). La vera forma Sindarin dovrebbe essere Ringhir con hir < mmo di sir < sîr = “fiume”, dando così la traduzione di “Freddo Fiume” (si veda anche Gwathir). 

Ringwil: il corso d’acqua che si immetteva nel Narog a Nargothrond. Composto probabilmente  formato da ring = “freddo, gelido” e wil < mmo di gwil, forse derivato da gwil- = “navigare, galleggiare”, anche se il significato è oscuro. 

Rochallor: il cavallo di Fingolfin. Composto apparentemente formato da roch = “cavallo” e allor, vocabolo sconosciuto, ma forse mmo di gallor, anc’esso sconosciuto. 

Rochon Methestel: Cavalieri dell’Ultima Speranza” [RI596], titolo di una canzone su Borondir Udalraph. Costruzione genitiva formata da rochon = “cavaliere”, vocabolo formato da roch = “cavallo” con il suffisso personale –on, e methestel, vocabolo formato da meth < methed = “fine” e estel = “speranza”, traducibile quindi con “speranza della fine”. Probabilmente, la forma completa di quest’ultimo vocabolo era methedestel, ridotto poi a methestel, per la troppa ripetitività di e. La traduzione dovrebbe quindi essere “Cavaliere della Speranza Finale”. 

Rohan: “Paese del Cavallo” [LRiT429, 431; RI596; S429], uno dei tardi nomi della grande pianura erbosa in Gondor detta Calenardhon, forma Adûnaic del Sindarin Rochand. Composto apparentemente composto da roch = “cavallo” e dal suffisso –and, che non ha nessun significato esplicito se non di essere un semplice suffisso indicante una regione.   

Rohirrim: “Signori di Cavalli” [RI596; S429], il popolo di Rohan; forma usata a Gondor del Sindarin Rochirrim. Composto apparentemente composto da rochir, vocabolo formato da roch = “cavallo” e chir < mmo di hir < hîr = “signore, padrone” (con l’incontro di consonanti ch + ch > ch), traducibile quindi con “signore dei cavalli”, e dal suffisso collettivo –rim = “gente, popolo”; la traduzione del nome dovrebbe quindi essere “Popolo dei Signori dei Cavalli”.  

Rosfein: altro nome delle cascate di Rauros. Composto formato da ros = “schiuma, spruzzo” e fein = “bianco” (che non subisce il mmo come tutte le parole in f-), traducibile quindi con “Bianca Schiuma”.

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