Onodló: nome del fiume Entalluvio, che scorre attraverso il Rohan dalla Foresta di Fangorn fino al Nindalf. Nel nome appare chiaramente la parola Onod = “Ent”, ma il suffisso -ló non è noto, anche se non sembra essere di origine Sindarin ma piuttosto Adûnaic, ed è riscontrato in altri nomi di fiumi. (Si veda Gwathló e Ringló)
Onodrim: nome indicante la razza degli Ent. Composto formato da Onod = “Ent” e dal suffisso collettivo –rim = “gente, popolo”, traducibile quindi con “Popolo degli Ent”.
Orbelain: sesto giorno della settimana elfica dedicato ai Valar. Composto formato da or < aur = “giorno” e belain = “valar”, traducibile quindi con “Giorno dei Valar” anche se belain dovrebbe subire il mmo e diventare velain, dando così Orvelain.
Orcrist: la spada di Thorin, compagna di Glamdring. Composto da Orch = “Orco” e rist < rist- = “fendere, tagliare”, (con l’incontro ch + r > cr) traducibile quindi con “Taglia Orchi”.
Orfalch Echor: la grande gola negli Echoriath attraverso la quale si accedeva a Gondolin. Costruzione genitiva formata da orfalch, vocabolo costituito da or < ôr = “monte, montagna” e falch = “burrone, fenditura” (che non subisce il mmo come tutte le parole in f-), traducibile con “burrone del monte” e echor, vocabolo formato da ech = “lancia”, qui con il senso probabilmente di “guglia” e or < ôr = “montagna”, traducibile quindi con “monte con guglie”. Tutto il nome dovrebbe quindi tradursi con “Burrone Montano del Monte con Guglie”.
Orgaladhad: quarto giorno della settimana elfica dedicato agli Alberi di Valinor. Composto formato da or < aur = “giorno” e galadhad, vocabolo formato da galadh = “albero” con un suffisso –ad sconosciuto; la traduzione dovrebbe quindi essere “Giorno degli Alberi”, anche se dovrebbe essere più corretta la forma collettiva galadhath = “gli alberi” (con il suffisso collettivo –ath) che subirebbe comunque il mmo diventando aladhath e dando così Oraladhath.
Orgilion: primo giorno della settimana elfica dedicato alle Stelle. Composto formato da or < aur = “giorno” e gilion vocabolo formato da gil = “stella” con un probabile suffisso genitivo –ion; la traduzione dovrebbe quindi essere “Giorno delle Stelle”, anche se dovrebbe essere più corretta la forma collettiva giliath = “le stelle” (con il suffisso collettivo –iath) che subirebbe comunque il mmo diventando iliath e dando così Oriliath.
Orithil: terzo giorno della settimana elfica dedicato alla Luna. Composto formato da or < aur = “giorno” e ithil = “luna”, traducibile quindi con “Giorno della Luna”.
Ormenel: quinto giorno della settimana elfica dedicato al Cielo. Composto formato da or < aur = “giorno” e menel = “cielo” che però dovrebbe subire il mmo e diventare venel, dando così Orvenel, ma spesso il mmo m > v è ignorato.
Orod-na-Thôn: altro nome del Dorthonion. Formato da orod = “monte, montagna”, na = “con” e thôn = “pino” che non subisce il mmo come tutte le parole in th-; la traduzione dovrebbe quindi essere “Montanga con il Pino” o meglio “Montagna con Pini”.
Orodruin: “Montagna di Fuoco (o Ardente)” [RI593; S427] o “montagna incandescente” [ISDA1355], vulcano in Mordor dove Sauron forgiò l’Unico Anello. Composto formato da orod = “monte, montagna” e ruin = “fiamma rossa” che non subisce il mmo come tutte le parole in r-; la traduzione dovrebbe quindi essere “Montagna della Fiamma Rossa”.
Orthanc: “Altura Biforcuta” [S427], la torre Númenoreana nel Cerchio di Isengard. Composto formato da or < ôr = “monte, montagna” e thanc, non riscontrato altrove, a cui dobbiamo attribuire il significato di “biforcuto” che non subisce il mmo come tutte le parole in th-.
Osforod: altro nome di Fornost. Composto formato da ost = “fortezza” e forod = “nord” (che non subisce il mmo come tutte le parole in f-) con l’incontro st + f > sf, traducibile quindi con “Fortezza del Nord”.
Osgiliath: “Fortezza delle Stelle” [S427], l’antica capitale di Gondor, sulle rive dell’Anduin. Composto formato da os < ost = “fortezza” e giliath = “le stelle”, plurale collettivo formato da gil = “stella” e dal suffisso collettivo –iath. In effetti giliath dovrebbe subire il mmo e diventare iliath, per cui una forma più corretta dovrebbe essere Ostiliath.
Ossiriand: “Terra dei Sette Fiumi” [S428], terra tra il Gelion e i suoi affluenti provenienti dagli Ered Luin, abitata dagli Elfi Verdi. Composto apparentemente formato da os < odo = “sette”, siri < sîr = “fiume” (con l’incontro do + s > ss) e and = “lungo”, traducibile quindi con “[Terra dei] Sette Lunghi Fiumi”. Una forma forse più corretta dovrebbe essere Odohirand, con hir < mmo di sir.
Ost-in-Edhil: “Fortezza degli Elfi” [S428], la città degli Elfi in Eregion. Formato da os < ost = “fortezza”, l’articolo in = “gli” qui in costruzione genitiva con il significato “degli”, e Edhil = “Elfi” (singolare Edhel).
Othram: il muro più esterno di Minas Tirith. Composto formato da ost = “fortezza” e ram = “muro” (con l’incontro di consonanti st + r > thr) traducibile quindi con “Muro della Fortezza”.
Il Fosso di Helm