Il Fosso di Helm

Linguaggi

S

saeros: elfo nandorin consigliere di thingol; insultò túrin a menegroth e fu da lui perseguitato a morte. composto probabilmente formato da saew = “veleno” e ros < ross = “spruzzo”, (con l’incontro w + r > r)traducibile quindi con “spruzzo di veleno”, riferendosi chiaramente ai suoi insulti verso túrin. 

sammath naur: il cratere dell’orodruin. costruzione genitiva formata da sammath, apparentemente un plurale collettivo costituito da sam (sconosciuto) con il raddoppio della m e il suffisso collettivo –ath, e da naur = “fuoco”. 

sarch nia hîn húrin: “tomba dei figli di húrin” [ri597] nel brethil. formato da sarch = “tomba”, nia non riscontrato altrove, e dalla costruzione genitiva hîn húrin = “figli di húrin” (hîn = “figli”), anche se una forma più corretta dovrebbe essere sarch i-chîn húrin, dove i-chîn è il mn di in-hîn, dove l’articolo in = “i” è usato in forma genitiva con significato “dei” (si veda narn i-chîn hurin). 

sarn athrad: “guado di pietre [ri597; rp432; s430], guado dove la via dei nani proveniente dagli ered luin superava il fiume gelion. costruzione genitiva formata da sarn = “pietra” e athrad = “guado”, percui la traduzione dovrebbe essere “pietra del guado”, altrimenti i due sostantivi andrebbero invertiti dando così athrad sarn. oppure, per avere “guado di pietre”, il nome andrebbe riportato come un unico vocabolo sarnathrad, tenendo conto che la prima parte di un composto può essere mantenuta al singolare se il suo significato è chiaro. 

sarn gebir: “guglie di pietra” [ri597], nome di rapide dell’anduin al di sopra dell’argonath, così dette a causa degli aguzzi spunzoni di roccia al loro inizio. costruzione genitiva formata da sarn = “pietra” e gebir < mmo di cebir = “pali, guglie” (singolare ceber), anche se questo vocabolo non dovrebbe subire il mmo dando così sarn cebir = “pietra delle guglie”. per avere il significato di “guglie di pietra”, la scrittura corretta dovrebbe essere cebir sarn, oppure un unico vocabolo sarngebir, in questo caso con il mmo dovuto. 

Serech: palude a nord del passo di sirion, sulla riva orientale dello stesso fiume, dove si svolsero molte battaglie della guerra del beleriand. probabilmente, Serech è una forma arcaica di sereg = “sangue”. 

seregon: “sangue di pietra” [ri597; s430], una pianta dai fiori rosso cupo che cresceva sull’amon rûdh. composto formato da sereg = “sangue” e on < mmo di gon < gond = “pietra”.  

serni: uno dei fiumi del lebennin in gondor. il nome è una derivazione dal sindarin sern = “piccola pietra, ciottolo” [ri597]. in effetti sern potrebbe essere stato scamiato per sarn = “pietra” poiché non è riscontrato altrove, o potrebbe semplicemente esserne una storpiatura in adûnaic. la traduzione del nome dovrebbe comunque essere “pietroso”. 

sîr angren: altro nome dell’angren. formato da sîr = “fiume” e angren = “(fatto) di ferro, ferreo”, traducibile quindi con “fiume di ferro”.

sir ninglor: nome sindarin del gaggiolo, fiume proveniente dagli hithaeglir e immissario dell’anduin a loeg ningloron. formato da sir < sîr = “fiume” (anche se dovrebbe essere più corretta la forma accentata, si veda sîr angren) e ninglor, vocabolo formato da nin < nîn = “acque” (singolare nen) e glor < glôr = “oro”, traducibile quindi con “acque d’oro” anche se glor dovrebbe subire il mmo e diventare lor dando così ninlor. un’altra interpretazione potrebbe essere che glor < mmo di clor < claur = “splendore”, con la traduzione “acque splendenti”. la traduzione del nome potrebbe quindi essere “fiume dalle acque d’oro” o “fiume dalle acque splendenti”. 

sirannon: torrente la cui sorgente era in prossimità del cancello occidentale di moria. composto formato da sir < sîr = “fiume” e annon = “cancello, grande porta”, traducibile quindi con “fiume del cancello”. 

sirion: grande fiume [s431], il fiume che scorreva da nord a sud e che divideva il beleriand occidentale da quello orientale. letterlamente, sirion = “fiume (poetico)”.  

sirith: fiume nel lebennin che nasceva negli ered nimrais e sfociava nell’anduin. letteralmente, sirith = “corso d’acqua”.

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