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Il Linguaggio Nero - Origini e Curiosità

Ciò che ci è stato lasciato del Linguaggio nero e delle sue origini è assai poco, ma scavando nelle parole e formulando ipotesi si sono venute a creare diverse teorie più o meno verificabili sulla nascita di questo linguaggio. In questo articolo esporrò le idee che mi sembrano più verosimili. 

Innanzi tutto occorre ricordare che Tolkien stesso non gradiva affatto il Linguaggio Nero. Un ammiratore gli inviò un calice in acciaio, ma con suo disappunto egli scoprì che su di esso erano "incise le terribili parole viste sull'Anello. Io naturalmente non ho mai bevuto da esso, ma lo uso per la cenere di tabacco" (Lettere:422). Egli evidentemente condivideva l'opinione di Elfi ed Uomini nella lontana Terza Era, che certamente non pensavano alcunché di meglio del Linguaggio Nero di quanto facevano delle altre lingue usate dagli Orchi: "Era così zeppo di suoni aspri ed odiosi e parole vili che altre bocche lo trovavano difficile da afferrare, e pochi invero erano inclini a compiere il tentativo". Non essendovi obiettivi tipo per cui costituire un suono "aspro ed odioso" o una parola "vile", tali dichiarazioni devono essere viste come soggettive, riflettendo un generale pregiudizio contro tutto quanto era degli Orchi ed ogni cosa che provenisse da Sauron (sebbene possa naturalmente essere argomentato che tale pregiudizio fu meritato mille volte).

Molti si chiedono da dove provenga il vocabolario del Linguaggio Nero. Sicuramente Sauron non aveva più "amore per le parole e le cose" di quanto avessero i suoi servitori, e si potrebbe ben pensare che egli semplicemente inventò vocaboli arbitrariamente. Ciò può essere vero in alcuni casi, ma pare che egli prescelse anche vocaboli da molte altre fonti, perfino dai linguaggi Elfici: la parola uruk che ricorre nel Linguaggio Nero, inventato (si dice) da Sauron per servire come una lingua franca per i suoi sottoposti, fu probabilmente presa a prestito da quegli dalle lingue Elfiche dei tempi più antichi". Uruk può essere simile al Quenya urco, orco o al Sindarin orch, ma è identico all'antica forma Elfica *uruk.

Come conosceva Sauron il Quenya Primordiale? Fu lui che si prese cura degli Elfi che Morgoth catturò a Cuiviénen, e forse pure il responsabile per "l'ingegneria genetica" che li trasformò in Orchi? Come Maia, egli dovrebbe facilmente aver interpretato la loro lingua. Ai primi Elfi, Morgoth ed i suoi servitori sarebbero stati *urukî od "orrori", poiché l'originale significato del termine era tanto vago e generale, e Sauron può essersi deliziato nell'esporre agli Elfi catturati che essi stessi sarebbero divenuti *urukî, in una sorta di sadico divertimento.

Ma vi erano anche altre fonti per il vocabolario del Linguaggio Nero. Il termine per "anello" era nazg, assai simile all'elemento finale nel vocabolo Valarin mâχananaškâd "l'Anello della Sorte". Essendo un Maia, Sauron conosceva il Valarin; esso potrebbe invero essere la sua "madrelingua". Se sembra "blasfemo" suggerire che la lingua degli Dei possa essere stata un ingrediente nel Linguaggio Nero di Sauron, "zeppo di suoni aspri ed odiosi e parole vili", dovrebbe essere rammentato che secondo Pengolodh, "l'effetto del Valarin sulle orecchie Elfiche non era piacevole". Morgoth, essendo un Vala, deve aver conosciuto anche lui il Valarin (o per lo meno lo approfondì durante le ere in cui fu prigioniero in Valinor), ed egli lo insegnò ai suoi schiavi in una forma "perversa".

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