Il Fosso di Helm

Geografia

Minas Tirith

“Sopra una propaggine sporgente s’innalzava la Città Protetta, con le sue sette cerchie di mura, così antiche e possenti che non parevano costruite, ma scolpite da giganti nell’ossatura del mondo.”
- Il Ritorno del Re -

Così appare agli occhi di Pipino, Hobbit della Contea, la più grandiosa città rimasta nella Terra di Mezzo alla fine della Terza Era: Minas Tirith, fondata da Anàrion, figlio di Elendil, nella tarda Seconda Era. Funse da capitale di Gondor dopo che la più antica e la più grande città di Osgiliath cadde in declino circa alla metà della Seconda Era. A Minas Tirith si possono trovare le Tombe dove sono stati sepolti gli antichi re – la Casa dei Sovrintendenti fu distrutta in seguito all’incendio avvampato durante la pazzia e il rogo di Denethor durante la Battaglia dei Campi del Pelennor – l’Albero Bianco, gli archivi e le biblioteche di Gondor, e ovviamente il Palazzo Reale, casa di Elessar, Arwen e i loro figli.
La città fu molto migliorata all’inizio della Quarta Era grazie al lavoro della pietra degli artigiani dei Nani e ai parchi ombrosi creati dagli Elfi Silvani.

Minas Tirith, fin dalle origini, è divisa in sette livelli scavati nella roccia della montagna, ciascuno dei quali è circondato da una cerchia di mura con un cancello. I sette cancelli, però, non sono allineati: su ogni livello il cancello è rivolto verso un punto cardinale diverso a partire dal Grande Cancello delle Mura Maggiori, rivolto a oriente. La strada che unisce i sette livelli, quindi, serpeggia da un lato all’altro della collina.
In linea con il Grande Cancello vi è una enorme sporgenza rocciosa, la cui mole divide a metà tutte le cerchie della città tranne la prima; e il passaggio della strada è consentito da una galleria a volta sotto il grande bastione. Esso deriva dalle erosioni del tempo e dalle grandi opere degli Uomini del passato, si erge acuminato e liscio come la chiglia di una nave, rivolto verso Est. L’ingresso della Cittadella, come il Grande Cancello, è rivolto verso est, ma è scavato nel cuore della roccia. Di lì, un pendio conduce al settimo e ultimo cancello, dal quale si accede all’Alta Corte e alla Piazza della Fontana, ai piedi della Torre Bianca, in cima alla quale sventola lo stendardo di Gondor e della casata regnante.

È una fortezza possente e quasi indistruttibile, difficilmente espugnabile da un esercito nemico. L’unica speranza per i nemici è cogliere gli abitanti impreparati e alle spalle, ma per fare ciò ci si dovrebbe inerpicare sui pendii del Mindolluin, per raggiungere la sporgenza che unisce il Colle di Guardia alla montagna. Questa sporgenza però è circondata da imponenti bastioni e termina su un dirupo profondo, all’altezza del quinto livello; in quel luogo vi sono le tombe delle antiche Case dei signori e sovrani del passato, per sempre silenziosi e muti fra il monte e la torre.

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